I familiari di persone che soffrono di un disturbo mentale o di una malattia fisica cronica possono raggiungere livelli di stress molto elevati che interferiscono con un buon adattamento nella vita quotidiana: alcuni approcci psicologici sono in grado di affrontare questi fattori sistemici e possono dunque essere molto utili.
Gli interventi basati sulla mindfulness (MBI) si sono rivelati efficaci nell’aiutare le persone che vivono in situazioni croniche di disagio; tuttavia, la maggior parte di questi interventi è stata fino a oggi diretta principalmente ai soli pazienti affetti dal disturbo. C’è ormai una vasta ricerca che mostra come la mindfulness individuale migliori il funzionamento relazionale, la mindfulness con i genitori (mindful-parenting) migliori lo stato di salute dei figli e la mindfulness nelle relazioni influenzi positivamente la salute e il benessere di entrambi i partner. Possiamo dunque ritenere che gli MBI diretti verso il sistema familiare e non solo verso il singolo individuo, meritino un posto di primo piano nell’assistenza sanitaria. Vediamo insieme perché.
Come spiegano Susan Maria Bögels (Università di Amsterdam) and Lisa-Marie Emerson (Griffith University, Australia) in una articolo apparso su Sciencedirect, la natura delle malattie somatiche, mentali e croniche è di per sé sistemica. Se ad esempio una donna soffre di depressione, ciò può essere causato da fattori sistemici come la sua educazione e il rapporto attuale con la sua famiglia di origine, la relazione con il suo (ex) partner, con i figli e così via. Anche il sistema sarà influenzato a sua volta e influenzerà il corso della depressione della donna: l’impatto della malattia può estendersi ai suoi rapporti con i suoi figli, il suo (ex) partner e i suoi genitori. Lo stesso processo vale per le malattie fisiche: la malattia di un bambino può essere stata causata da elementi dell’ambiente familiare, quali il cibo e lo stile di vita.
Perciò, dato che attualmente la maggior parte degli interventi basati sulla mindfulness è diretta nei confronti di colui che ha il disturbo, gli MBI indirizzati verso il sistema (ad es. figli, fratelli, genitori) e non solo verso l’individuo, possono venire incontro a un bisogno insoddisfatto. Hanno il potenziale per alleviare la sofferenza di tutta la famiglia, aumentando l’impatto e l’efficacia delle cure nella persona che soffre di una determinata malattia. La mindfulness infatti non solo influenza il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi, ma anche il modo in cui ci relazioniamo agli altri: “mindfulness relazionale”, appunto. Praticare un’attenzione centrata sul momento presente e non giudicante, verso se stessi e gli altri, può portare profondi cambiamenti nelle relazioni. Pertanto gli MBI possono essere efficaci per difficoltà relazionali quali quelle coniugali o genitoriali.
La mindfulness individuale si occupa della soddisfazione nella relazione e della capacità di far fronte allo stress che la relazione comporta: nelle relazioni sentimentali, gli studi trasversali e di intervento concordano sul fatto che un alto livello di mindfulness individuale sia associato a una maggiore soddisfazione nella relazione; la mindfulness potrebbe quindi avere un ruolo chiave nel modo in cui gli individui reagiscono al conflitto all’interno di una relazione, compreso un maggiore controllo sulle manifestazioni più impulsive della rabbia. Ad esempio nel momento del conflitto, un livello maggiore di mindfulness è associato a un più veloce ristabilimento del cortisolo di fronte ad un comportamento negativo del partner.
È probabile che queste evidenze non riguardino solo le relazioni sentimentali ma anche la mindfulness genitoriale. C’è un ampio gruppo di studi recenti e trasversali che pone in evidenza come il mindful-parenting sia associato a un più basso tasso di psicopatologie nei figli – depressione, ansia, rischio di assumere sostanze stupefacenti e o comportamenti sessuali a rischio. È associato anche ad un miglior controllo glicemico negli adolescenti con diabete.
In considerazione di tutti questi dati e in un’ottica di cura e prevenzione possiamo dire che la mindfulness genitoriale o comunque per i familiari delle persone che soffrono di un disagio psichico o fisico e per i problemi relazionali all’interno delle famiglie merita davvero un’attenzione particolare nel panorama scientifico.
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