A un mese dall’inizio della tanto attesa fase 2 e alle porte della fase 3, il mondo si trova a fare i conti con una realtà in parte diversa da quella lasciata prima del lockdown.
Le regole del distanziamento sociale hanno cambiato il modo di rapportarsi agli altri
Le regole del distanziamento sociale e della sicurezza hanno cambiato il modo di rapportarsi agli altri e all’ambiente che ci circonda. Adattarsi a tutto questo non è sempre semplice e tra una mascherina e un gel igienizzante, può capitare che ci si senta impacciati o a disagio anche di fronte ad un vecchio amico che si incontra per strada.
Fase 2: gli equilibri stravolti di single e famiglie
La fase 2, oltre ad una realtà mutata, si porta dietro anche gli strascichi di abitudini ed equilibri che il lockdown ha improvvisamente stravolto. I nuclei familiari e le coppie si sono trovati a fronteggiare una routine completamente diversa e a fare i conti con nuove e inaspettate dinamiche relazionali. I single invece, e tutti coloro che non hanno potuto condividere con qualcuno l’esperienza del lockdown, si sono trovati ad affrontare paura e solitudine contando esclusivamente sulle proprie forze. Mentre il mondo gradualmente riparte e la fase 2 continua ad evolversi, gli equilibri e gli assetti di molti di noi non sono più gli stessi e tornare indietro non è possibile. La verità è che la pandemia da Covid è stata nuova e sconvolgente e oltre a non avere avuto esperienze simili da cui trarre esempio, ci ha privato dell’ingaggio sociale che è uno degli strumenti fondamentali utilizzati dal nostro sistema nervoso per far fronte allo stress e al pericolo. La socializzazione e il bisogno di stare con gli altri fanno parte del nostro DNA poiché solo grazie al gruppo l’uomo ha potuto sopravvivere ai pericoli del passato.
Rintracciare le risorse per combattere l’ansia e il disagio
Eppure c’è qualcosa che questa pandemia non può toglierci. La possibilità di rintracciare e utilizzare le nostre risorse. La psicoterapia Sensomotoria fonda gran parte del suo trattamento sull’identificazione e lo sviluppo delle proprie risorse personali. Possiamo definire le risorse come tutte quelle capacità che ci hanno aiutato ad affrontare e superare una situazione difficile o che ci hanno fatto raggiungere dei traguardi: magari ci hanno aiutato ad affrontare un trauma, un dolore emotivo o più semplicemente un periodo di tensione e di stress, magari ci hanno aiutato a raggiungere un obiettivo e ad avere successo. O magari ci hanno aiutato a gestire l’ansia e l’attivazione fisiologica dovute a qualcosa che non è andato come immaginavamo. Ognuno di noi possiede delle risorse, anche coloro che credono di non averne.
Un piccolo ma utile esercizio per un periodo difficile
Vi propongo quindi un piccolo esercizio per rintracciare le risorse che potrebbe tornarvi utile in questo periodo difficile che stiamo vivendo.
Provate a pensare a quali risorse avete utilizzato in passato per raggiungere qualche traguardo o successo. Non devono necessariamente essere grandi traguardi: potete scegliere anche dei piccoli successi o piccoli episodi, apparentemente banali, che vi hanno fatto sentire fieri di voi stessi.
Ora mettetevi comodi e trovate una posizione in cui poter stare a vostro agio. Tornate con il pensiero ad un momento nella vostra vita in cui avete avuto la sensazione di aver gestito efficacemente una situazione, in cui vi siete sentiti soddisfatti. Quali risorse avete attivato? Quali capacità avete messo in atto? Concedetevi qualche minuto per pensare e ricordare.
Ora, scegliete una risorsa o una capacità tra quelle che avete individuato e provate a rimanere per qualche minuto con il pensiero di questa risorsa. Pensare a questa risorsa come vi fa sentire? Ci sono delle sensazioni fisiche? C’è qualche emozione? Continuate a rimanere per qualche minuto in contatto con questa risorsa, assaporate la sensazione che ne deriva e provate a vedere se in qualche modo il vostro corpo e il vostro respiro ne beneficiano. La risorsa individuata potrebbe tornarvi utile oggi per fronteggiare il vostro presente e i cambiamenti che ne sono derivati?
Se vi sembra che possa piacervi, dopo aver letto le istruzioni provate a fare l’esercizio ad occhi chiusi rimanendo in contatto con le altre risorse individuate. Non possiamo controllare ed evitare la rabbia, il dolore e la paura che quest’emergenza mondiale ha causato ma possiamo imparare a convivere con esse senza che prendano il sopravvento.
Riferimenti bibliografici: Maria Puliatti, La psicotraumatologia nella pratica clinica, Milano, Mimesis, 2017
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