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Sovraccarico mentale: sono le donne a soffrirne di più

Qualche tempo fa mentre gironzolavo sui social in un raro momento di quiete, mi sono imbattuta in una vignetta dell’artista francese Emma sul sovraccarico mentale delle donne. Dato il periodo post Covid che ci troviamo ad affrontare ho pensato che parlare di sovraccarico mentale potesse essere utile.

Il sovraccarico mentale è rappresentato da quell’insieme di attività, compiti, azioni della vita quotidiana che tentiamo di portare a termine. Nel caso di sovraccarico mentale acuto ci sforziamo di compiere, in uno stesso momento, attività incompatibili tra di loro sul piano cognitivo come per esempio mandare una mail importante, rispondere a una telefonata nel bel mezzo della mail e gestire un piccolo guaio combinato da vostro figlio.

Se vi doveste mai trovare in una situazione simile noterete una sorta di blocco, di incapacità a proseguire in una qualsiasi delle direzioni. Nel caso di sovraccarico mentale cronico invece non c’è la necessità di svolgere contemporaneamente tutte le attività ma semplicemente di non dimenticarle. Per esempio se dobbiamo ricordarci di spedire una lettera importante, di iscrivere nostro figlio alla gita scolastica e di fare la spesa. Il sovraccarico cronico può essere paragonato alla sensazione del “devo pensare io a tutto”. 

Il bisogno di controllare tutto

Chi soffre di sovraccarico mentale in genere cerca di anticipare, pianificare, organizzare, selezionare e controllare quasi tutto. Il rischio più grande è di finire in un vortice in cui, pur consumando una quantità eccessiva di energie, non si riesce a mollare la presa. Si ha la sensazione di essere sopraffatti, di non essere più efficienti, di dimenticare qualcosa di importante. Lo stress che ne deriva può manifestarsi attraverso sintomi fisici o psichici. Purtroppo ad oggi i dati ci dicono che il sovraccarico mentale continua a colpire prevalentemente le donne che rispetto agli uomini continuano a farsi maggiormente carico dell’organizzazione familiare ed educativa e che mal tollerano la possibilità di perdere il controllo. Senza entrare nel merito delle ragioni per cui noi donne temiamo così tanto un’eventuale perdita di controllo possiamo affermare che un sovraccarico mentale che si protrae per un tempo molto lungo ci rende vulnerabili sia sul piano emotivo che su quello fisico.

I 9 pilastri

Vediamo allora come si può ridurre il carico mentale: tra le varie tecniche proposte in questi ultimi anni, ce n’è una proposta dalla psicologa Cécile Neuville che a mio parere può essere utile e facilmente attuabile. Si tratta di mantenere un equilibrio tra 9 pilastri esistenziali: vita amorosa (vita di coppia, sessualità, tempo condiviso) vita familiare (sicurezza dei figli, emozioni, progetti, suoceri, famiglie allargate), vita sociale (relazioni con gli altri, amici, sincerità, frequenza), vita professionale (carriera, impiego del tempo, stipendio, riconoscimenti, ambizioni e sicurezza), piacere personale (svago, divertimento, passioni e hobby, cose che facciamo per puro piacere verso noi stessi) stila di vita sano (alimentazione, pasti, sonno, salute), gestione della quotidianità (gestione amministrativa, finanziaria e domestica), realizzazione personale (fiducia in se stessi, autostima, immagine di se, che tipo di persone vogliamo essere), azioni per gli altri (generosità, condivisione, aiuto, ascolto, altruismo).

Il consiglio della Neuville è di fissare un bilancio settimanale o mensile di questi pilastri e dell’equilibrio tra di essi. Prendetevi qualche minuto per riflettere sui vostri 9 pilastri esistenziali e poi per ogni area della vostra vita, iniziate a porvi le seguenti domande: come mi sento in quest’area della mia vita? Quanto sono soddisfatto in una scala da 0 a 10 di come sta andando quest’area della mia vita? Quanto tempo dedico a quest’area e quanto ne vorrei dedicare? Come potrei migliorare il livello di soddisfazione in quest’area? Qual è la prima azione che posso intraprendere per aumentare il livello di benessere in quest’area? Se tra i pilastri c’è disequilibrio, il sovraccarico mentale aumenta.

Non più Wonder Woman

Soffermandovi periodicamente a fare un bilancio dei vostri pilastri, avrete non solo una visione d’insieme di come sta procedendo la vostra vita ma anche un’idea chiara di quali aree richiedono un’attenzione maggiore. È importante sottolineare che non tutti riusciranno a individuare necessariamente 9 pilastri esistenziali. Il numero dei pilastri a parer mio viene stabilito dai valori importanti per ognuno di noi, da che tipo di persona vogliamo essere durante la nostra vita. Quindi, sia che ne riusciate ad individuare 7, 9 oppure 4, l’importante è che tra essi ci sia equilibrio. Infine se deciderete di provare questo piccolo esercizio fate attenzione a non dimenticare il pilastro del piacere personale e del divertimento: una delle cause del sovraccarico mentale risiede nella poca importanza che viene data a questo pilastro. In una società che promuove a tutto spiano l’immagine della Wonder Woman, il tempo da dedicare al piacere personale ha perso valore e ha lasciato spazio al perfezionismo e all’efficienza.

Fonti: Mind – la Repubblica

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